MENU

Conoscenza

In questa pagina

Divario tecnologico e "conoscenza sostenibile"

Gli straordinari sviluppi delle tecnologie di comunicazione avvenuti negli ultimi decenni (la digitalizzazione e la rete) hanno creato un enorme potenziale di diffusione della conoscenza, e di conseguenza una grande opportunità per il superamento del divario scientifico/tecnologico tra le varie aree del mondo -superamento che è uno dei temi principali degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030.

Tuttavia bisogna riconoscere che questo potenziale non è sfruttato completamente. Parallelamente ai mezzi di diffusione dell'informazione, infatti, si è sviluppata una struttura normativa globale (brevetti e copyright) a tutela della cosiddetta "proprietà intellettuale", che di fatto limita notevolmente l'accesso alla conoscenza ed il suo uso.

Da tempo il mondo della cultura ha cominciato a dubitare che l'approccio basato sulla difesa della "proprietà intellettuale" sia davvero il modo più efficace di favorire innovazione e cultura. Il maggiore contributo a questa riflessione critica è venuto dall’esperienza di successo del software cosiddetto "open source": programmi a codice sorgente in chiaro, che possono essere legalmente copiati, modificati e ceduti. Lo sviluppo del software "Open Source" o "libero" avviene con modalità che favoriscono la collaborazione e la creatività e che risultano, generalmente, in prodotti sicuri, efficienti, flessibili e a basso costo. Con questo modello si sono creati alcuni tra gli strumenti oggi più diffusi, tra cui Android, Firefox, Wikipedia e (in senso lato) lo stesso protocollo di comunicazione su Internet, il TCP/IP.

È possibile estendere il modello Open Source ad altri campi, come le tecnologie "dure" e i prodotti dell'ingegno in generale? Questo è l'oggetto di numerose iniziative, come quelle per l'Open Source Hardware o per i Free Cultural Works, che si sono sviluppate nel mondo negli ultimi anni. Nell'ambito universitario, questa tematica investe diversi campi: dall'uso di strumenti liberi per la didattica (Open Education) e per la ricerca (Open Science), all'accesso aperto alle pubblicazioni (Open Access) e ai dati (Open Data), all'Open Innovation, oltre che, naturalmente, all'impegno per un crescente uso di software Open Source nelle proprie strutture.

OpenUniFI

Su questi temi, all'interno del nostro ateneo, operano da anni diversi soggetti, che hanno deciso di costituire il gruppo "OpenUniFI", con lo scopo di confrontare e coordinare le varie iniziative sul tema del libero trasferimento della conoscenza.

Per approfondire:

Attività di OpenUniFI:

 


 

Contatta OpenUniFI

 

 

book-open-fluo

 

photo: Jeremy Brooks An Open Book via photopin (license)

 

Ultimo aggiornamento

10.01.2023

Cookie

I cookie di questo sito servono al suo corretto funzionamento e non raccolgono alcuna tua informazione personale. Se navighi su di esso accetti la loro presenza.  Maggiori informazioni